· Città del Vaticano ·

I talebani chiudono Radio Begum, emittente al femminile che promuove l’istruzione in Afghanistan

Le voci spente di Kabul

This picture taken on November 28, 2021 shows teachers and students attending a class on-air at ...
05 febbraio 2025

Un vero e proprio blitz, una nuova stretta sui diritti delle donne e sulla libertà d’informazione in Afghanistan. Radio Begum, emittente che promuove l’istruzione e l’empowerment femminile coprendo con le proprie trasmissioni quasi tutto il territorio nazionale, è stata costretta a chiudere ieri, dopo un’irruzione dei talebani nella sede di Kabul, che ha portato anche all’arresto di due dipendenti. Tra le accuse mosse, quella di collaborazioni con l’estero, vietate da quando nell’agosto del 2021 i talebani sono tornati al potere.

Sono stati i vertici di Radio Begum a denunciare l’operazione dell’intelligence afghana e del ministero dell’Informazione e della Cultura — con il sequestro inoltre di computer, hard disk e telefoni — aggiungendo di non voler rilasciare ulteriori commenti per il timore di ritorsioni sui colleghi arrestati, due uomini senza «ruoli direttivi», in una emittente gestita da donne e per le donne, di fatto escluse dalla vita pubblica da leggi e restrizioni dei talebani, accusati dall’Onu di perpetrare un «apartheid di genere» in tutto l’Afghanistan.

Radio Begum, ribadendo di essere impegnata solo «a servire il popolo afghano e più specificamente le donne», è stata fondata l’8 marzo di quattro anni fa, nella Giornata internazionale della donna, pochi mesi prima del ritorno dei talebani a Kabul: proprio dalle colonne del nostro giornale ne avevamo parlato come di una radio libera, coraggiosa, resiliente, coi suoi programmi educativi per studenti delle scuole medie e superiori, in particolare rivolti alle ragazze, alle quali i talebani hanno negato l’istruzione a partire dai 13 anni di età, di pari passo con il giro di vite che ha progressivamente impedito alle donne l’impiego presso ong internazionali o l’ingresso alle palestre e ha chiuso parrucchieri e saloni di bellezza.

In qualche modo al momento quella finestra sul mondo spalancata da Radio Begum è stata chiusa, così come quelle aperte da altri 12 organi di stampa afghani, costretti dai talebani a serrare i battenti nel 2024, secondo i dati di Reporters sans frontières. Ma molti audio e video dei loro programmi sono stati caricati gratuitamente su vari siti, a significare che nonostante tutto l’informazione continua a correre sul web, almeno dove Internet è accessibile. (giada aquilino)