· Città del Vaticano ·

All’Angelus il Pontefice torna a invocare la pace
per Ucraina, Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Nord Kivu

I governanti cristiani
si impegnino per porre fine
a tutti i conflitti in corso

 I governanti cristiani si impegnino per porre fine a tutti i conflitti in corso   QUO-027
03 febbraio 2025

«In questo Anno giubilare, rinnovo l’appello, specialmente ai Governanti di fede cristiana, affinché si metta il massimo impegno nei negoziati per porre fine a tutti i conflitti in corso»: all’Angelus di ieri con i fedeli presenti in piazza San Pietro, Papa Francesco è tornato a chiedere che in ogni parte del mondo si ponga fine alle guerre in corso. Dalla finestra dello Studio privato nel Palazzo Apostolico, il Pontefice ha levato, ancora una volta, la propria voce per chiedere di pregare per la pace nella «martoriata Ucraina, in Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan e Nord Kivu».

Centrale, nelle parole del vescovo di Roma, il richiamo al «valore primario della vita umana», con il ricordo della Giornata per la vita, celebrata ieri in Italia sul tema «Trasmettere la vita, speranza per il mondo».

In precedenza il Papa, commentando come di consueto il Vangelo domenicale, si era soffermato su quello della festa liturgica della Presentazione del Signore, evidenziando tre caratteristiche di Gesù, ovvero il suo essere salvezza, luce, e segno di contraddizione.

L'Angelus