· Città del Vaticano ·

I saluti

Essere sempre
operatori di pace

 Essere sempre  operatori di pace   QUO-026
01 febbraio 2025

Al termine della catechesi, sempre nell’Aula Paolo vi, il Pontefice ha rivolto un saluto ai circa ottomila pellegrini presenti, giunti dalla diocesi campane di Caserta e di Capua, e a quelli riuniti nella Basilica vaticana che hanno seguito l’incontro attraverso il collegamento audio-video. L’udienza giubilare si è poi conclusa con il canto del “Pater noster” e la benedizione. Ecco le parole di Francesco.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini presenti in quest’Aula e a quelli collegati dalla Basilica Vaticana. Oggi sono tanti e dobbiamo fare in due posti, ma collegati. Sono lieto di accogliere i fedeli delle Diocesi di Capua e di Caserta. Sono venuti a Roma, con il loro Pastore Mons. Pietro Lagnese, anche per ricambiare la visita che ho avuto la gioia di compiere a Caserta il 26 luglio del 2014. Saluto con affetto affetto il pastore Giovanni Traettino, grande amico; saluto i sacerdoti, le persone consacrate, gli operatori pastorali, le famiglie e tutti voi, con un deferente pensiero per le Autorità civili. Desidero rinnovare il mio ringraziamento per la calorosa accoglienza che mi avete riservato in quella circostanza. Il ricordo di quell’evento, carico di significato ecclesiale e spirituale, ravvivi in ciascuno la volontà di approfondire la vita di fede e di essere sempre testimoni di speranza e operatori di pace.

Il mio pensiero va ora al pellegrinaggio della Diocesi di Sulmona-Valva, con il Vescovo Mons. Michele Fusco, e ai seminaristi di Bergamo. Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a comprendere e accogliere sempre più l’amore di Dio, sorgente e motivo della nostra vera gioia. Saluto altresì i Seminaristi di Bergamo e li esorto a porre sempre Gesù al centro della vita.

A tutti la mia benedizione!