· Città del Vaticano ·

Il progetto «En route» della Biblioteca Apostolica Vaticana

Sperare ovvero camminare

 Sperare  QUO-025
31 gennaio 2025

di Amedeo Lomonaco

Racconti di viaggio, cammini creativi e il tempo del pellegrinaggio. Sono alcune delle direttrici che guidano l’originale percorso della mostra En route Exhibition, inaugurata il 31 gennaio e realizzata dalla Biblioteca Apostolica Vaticana in occasione dell’Anno Santo. L’esposizione, visitabile con prenotazione online dal 15 febbraio fino al 20 dicembre del 2025, rimarrà aperta per l’intero anno giubilare. Si può visitare secondo modalità e calendario consultabili sul sito: https://enrouteproject.com.

L’iniziativa è stata presentata nella Sala Stampa della Santa Sede. Monsignor Angelo Vincenzo Zani, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa, ha sottolineato che questa esposizione è anche un segno dell’Anno Santo: «La speranza - ha detto - non è restare fermi ma camminare». La fede “è una ricerca continua”, un viaggio che “invita ad andare oltre”. Monsignor Angelo Zani, dopo aver ringraziato i partner che hanno sostenuto il progetto espositivo — Intesa SanPaolo, Sparkle, Fondazione Anawim e Maison Dior — ha ricordato la location della mostra, allestita nella Sala Kerkorian, nella Sala Barberini e negli ambienti adiacenti della Biblioteca Apostolica Vaticana. L’archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa ha inoltre messo in evidenza che i viaggi compiuti in varie regioni del mondo, al centro della mostra, sono narrati da artisti contemporanei.

«La mia produzione — ha affermato il cantante Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti — è molto legata all’idea del viaggio, dell’esplorazione; mi considero musicalmente come un esploratore di mondi sonori». Le “esplorazioni” di questo artista compongono anche un suggestivo tracciato all’interno della mostra En route. Il sottofondo, durante il percorso di visita, è infatti un mix di canzoni amate o composte dal noto cantante. Innanzitutto, il visitatore è accolto da una bicicletta». Il percorso prosegue poi con una chitarra e una sfera da discoteca “che in realtà è un mappamondo”. Parlando del suo rapporto con la fede, Jovanotti ha spiegato che anche questo è un viaggio: «rimango nella nuvola di una fede debole, altalenante, ma continuamente alla ricerca».

L’illustratrice e graphic artist islandese, Kristjana S. Williams, ha dichiarato che per lei il senso del viaggio è un percorso da leggere, soprattutto, attraverso la forza delle immagini. La direttrice artistica delle collezioni donna Dior, Maria Grazia Chiuri, ha affermato che anche la moda è un continuo viaggio: «tutti gli elementi che la costituiscono, come i cartamodelli, sostanzialmente sono delle mappe». Alla conferenza stampa è intervenuta anche la direttrice creativa della Chanakya School of Craft, Karishma Swali: «questo progetto ci ha dato la possibilità di condividere la nostra umanità». Don Giacomo Cardinali, commissario della Sala Espositiva della Biblioteca Apostolica Vaticana, ha sottolineato inoltre che la mostra En route è soprattutto un confronto tra linguaggi creativi.

Il filo conduttore della mostra è quello dei “giri del mondo” che, anche a seguito di quanto immaginato dallo scrittore Jules Verne, si sono moltiplicati nel corso degli ultimi decenni del xix secolo sulla scia delle possibilità offerte dai nuovi mezzi di trasporto. La speciale rassegna, che propone documenti inediti, illustra i viaggi di Cesare Poma (1862-1932), il diplomatico italiano da cui la Biblioteca Apostolica Vaticana ha ricevuto una vasta collezione di giornali provenienti dalle più remote parti del mondo. Un’altra sezione della mostra è dedicata al viaggio compiuto dai due giornalisti francesi. Si tratta di Lucien Leroy e Henri Papillaud che, tra il 1895 e il 1897, hanno affrontato l’impresa del giro del mondo sostenendo questa sfida con la pubblicazione e la vendita di una sorta di giornale di viaggio. L’esposizione ripercorre, infine, il viaggio di sei donne — Nellie Bly ed Elizabeth Bisland, Annie Londonderry, Gertrude Bell, Agnes Smith Lewis e Margareth Dunlup Gibson — che partite in giro per il mondo da sole, sfidando pregiudizi e luoghi comuni. Il percorso proposto nella mostra En route è dunque una riflessione, in questo tempo del Giubileo, sul tema del viaggio e soprattutto della ricerca.