La gioia di parlare

31 gennaio 2025
«Spesso mi chiedo come mai un “istinto cristiano” mi spinga frequentemente verso le persone non-religiose piuttosto che verso quelle religiose, e ciò assolutamente non con l’intenzione di fare proselitismo, ma vorrei quasi dire “fraternamente”. Mentre davanti alle persone religiose spesso mi vergogno a nominare il nome di Dio — perché in codesta situazione mi pare che esso suoni in qualche modo falso, e io stesso mi sento un po’ insincero — davanti alle persone non-religiose in certe occasioni posso nominare Dio in piena tranquillità e come se fosse una cosa ovvia»
(Lettera del 30 aprile 1944).
Sarà capitato anche a molti di noi: talvolta si avverte che un dialogo vero e profondo su Dio è più facile con i cosiddetti “non credenti” (con tutte le virgolette del caso) che con le persone ...
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