
31 gennaio 2025
di Federico Piana
Ha ancora un chiodo fisso, nonostante sia in Italia da più della metà della sua giovane vita: seguire fin nei minimi dettagli ciò che accade nel suo Paese natale, non facendosi sfuggire nulla, neanche un’informazione apparentemente insignificante. No, non è solo nostalgia, è qualcosa di più: «Non posso stare qui, in una nazione libera, democratica, sapendo che i miei connazionali sono in strada a combattere per i propri diritti. E per la pace».
È davvero qualcosa di più, per Naing Lin Aung: «È la voglia di stare vicino alle loro sofferenze e condividere con loro lo sforzo per tentare di riportare la democrazia in Myanmar».
Metà cuoco e metà attivista, dalla ricca e disincantata Bergamo Naing guida la comunità ...
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