Costruire un’Organizzazione più stabile

Helsinki, 31. «Dobbiamo accrescere la comprensione e la determinazione reciproche per rafforzare il multilateralismo e costruire un’Osce più stabile. Ciò richiederà pazienza e volontà di impegnarsi con tutti»: è quanto ha affermato monsignor Richard Allen Gyhra, rappresentante permanente della Santa Sede presso l’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (Osce), durante il suo intervento nel corso della riunione del Consiglio permanente.
Il presule ha sottolineato come l’Organizzazione viva uno dei periodi più impegnativi della storia. La regione dell’Osce — ha detto — resta impantanata in conflitti aperti tra gli Stati partecipanti. Nonostante disponga di una varietà di strumenti, l’Organizzazione continua ad affrontare sfide per superare le impasse e a cercare soluzioni. Queste sfide sono ulteriormente aggravate dall’assenza di un bilancio unificato concordato, che è urgentemente necessario per garantire l’effettiva funzionalità dell’Osce». Al riguardo, il presule ha ricordato come la Santa Sede osservi «con preoccupazione la crescente frammentazione e le divisioni che stanno oscurando le radici stesse dell’Osce incidendo sul suo lavoro quotidiano». Tali frammentazioni e divisioni non solo «rischiano di minare la credibilità e l’autorità dell’Organizzazione, ma rappresentano anche una vera minaccia alla sua stessa esistenza».
Monsignor Gyhra, inoltre, ha ringraziato il presidente della International Holocaust Remembrance Alliance per il suo discorso in occasione della Giornata internazionale della memoria dell’Olocausto. «È stato celebrato «l’80° anniversario della liberazione del campo di concentramento e sterminio di Auschwitz-Birkenau, avvenuta il 27 gennaio 1945. Questa giornata commemorativa ha il nobile scopo di garantire che la terribile e disumana persecuzione e lo sterminio programmato del popolo ebraico, orchestrati dal regime nazista, non saranno consegnati all’oblio».