I saluti
Pace e sicurezza

L’augurio ai popoli dell’Asia orientale che celebrano il Capodanno lunare
Preoccupato per la situazione nella Repubblica Democratica del Congo, il Papa ha esortato «le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile». Il suo appello è riecheggiato al termine della catechesi, nei consueti saluti ai gruppi di fedeli presenti. Nella circostanza il Pontefice ha anche rivolto alle persone di lingua cinese l’augurio per il capodanno lunare che ricorre proprio oggi e a quelle di espressione polacca ha ricordato i «connazionali che furono vittime dello sterminio nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale». Infine Francesco ha esortato a «pregare per la pace» in «Palestina, Israele, Myanmar e tanti» altri «Paesi che sono in guerra». L’udienza si è poi conclusa con il canto del Pater noster e la benedizione apostolica.
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare la Communauté Saint-Martin e il Centre Madeleine Daniélou. Fratelli e sorelle, chiediamo al Signore la grazia di saper ascoltare, di realizzare i sogni di Dio e di accogliere con responsabilità Cristo che vive e cresce nella nostra vita. Dio vi benedica!
Saluto i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti da Australia, Stati Uniti e Hong Kong. Rivolgo un saluto particolare alle comunità accademiche dell’Università Cattolica Australiana e dell’Università Francescana di Steubenville. Con l’augurio che il presente Giubileo della Speranza sia per voi e per le vostre famiglie un tempo di grazia e di rinnovamento spirituale, invoco su tutti la gioia e la pace del Signore Gesù.
Cari fratelli e sorelle [di lingua tedesca], in San Giuseppe possiamo contemplare un’icona perfetta dell’accoglienza dei progetti di Dio. Possa egli aiutare ciascuno di noi ad ascoltare la voce del Signore e mettere in pratica la Sua Parola.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española, que son muchos hoy. Pidamos al Señor, por intercesión de san José, que nos ayude a ser valientes y creativos para irradiar al Cristo que, desde nuestro bautismo, vive y crece en nosotros. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, in Asia Orientale e in diverse parti del mondo milioni di famiglie celebrano oggi il capodanno lunare, occasione per vivere con maggiore intensità le relazioni familiari e i rapporti di amicizia. Con gli auguri per il Nuovo Anno giunga a tutti voi la mia benedizione, mentre invoco per ciascuno dal Signore pace, serenità e salute.
Cari pellegrini di lingua portoghese, benvenuti. Dio non smette mai di sognarci come uomini e donne di speranza, di concordia e di pace, come gente che non si lascia sopraffare dalle avversità. Auguro a ciascuno di voi il coraggio di potervi sognare proprio così come Dio vi sogna. Il Signore vi benedica! E grazie, tanti, tanti brasiliani che sono entusiasti…
Saluto i fedeli di lingua araba. Chiediamo a San Giuseppe, che ha amato Gesù con amore di padre, di essere vicino a tanti bambini che non hanno famiglia e desiderano un papà e una mamma. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Saluto cordialmente i polacchi. In questi giorni ricordiamo i vostri connazionali che insieme ai membri delle altre nazioni furono vittime dello sterminio nei campi di concentramento tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Fratelli e sorelle, siate custodi della verità e della memoria di questa tragedia e delle sue vittime, tra cui non pochi martiri cristiani. È un monito per il costante impegno per la pace e per la difesa della dignità della vita umana in ogni nazione e in ogni religione. Vi benedico di cuore.
Esprimo la mia preoccupazione per l’aggravarsi della situazione securitaria nella Repubblica Democratica del Congo. Esorto tutte le parti in conflitto ad impegnarsi per la cessazione delle ostilità e per la salvaguardia della popolazione civile di Goma e delle altre zone interessate dalle operazioni militari. Seguo con apprensione anche quanto accade nella Capitale, Kinshasa, auspicando che cessi quanto prima ogni forma di violenza contro le persone e i loro beni. Mentre prego per il pronto ristabilimento della pace e della sicurezza, invito le Autorità locali e la Comunità internazionale al massimo impegno per risolvere con mezzi pacifici la situazione di conflitto.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto la parrocchia San Michele Arcangelo di Manfredonia, che incoraggio a testimoniare con gioia il Vangelo nella vita di ogni giorno. Saluto poi l’Associazione dei Cavalieri Italiani del Sovrano Militare Ordine di Malta e il Villaggio educativo di Polizzi Generosa.
E non dimentichiamo di pregare per la pace: Palestina, Israele, Myanmar e tanti Paesi che sono in guerra. La guerra sempre è una sconfitta! Preghiamo per la pace.
Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Ricorre dopodomani la memoria liturgica di san Giovanni Bosco, sacerdote ed educatore. Guardate a lui come a un maestro di vita e apprendete dalla sua esperienza spirituale a confidare in ogni circostanza in Dio, Padre misericordioso.
A tutti la mia benedizione!