Michelangelo e la chiave

28 gennaio 2025
di Gabriele Nicolò
Sapore di thriller. Per quanto risultava a Michelangelo, nessuno all’infuori di lui e del camerlengo Accursio aveva la chiave della Cappella Sistina. Con Giulio ii , che gli aveva commissionato la titanica impresa, aveva insistito su questo punto — come riferisce Irving Stone ne Il tormento e l’estasi (celebre romanzo biografico del Buonarroti, uscito nel 1961) — per evitare che qualcuno andasse a spiare o lo disturbasse mentre lavorava. Nel periodo in cui stava dipingendo Il profeta Zaccaria, ebbe l’impressione che qualcuno, a tarda sera, si insinuasse nella Cappella. Non aveva prove tangibili, inoltre non trovava nulla fuori posto. Tuttavia non poteva scrollarsi di dosso la sensazione che non tutto, il giorno dopo, era come l’aveva lasciato il giorno prima. Qualcuno, ne era certo, saliva sul ponteggio. ...
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