
28 gennaio 2025
di Marco Beck
Nel 1939 apparve in prima edizione il monumentale vocabolario greco-italiano che il gesuita Lorenzo Rocci aveva compilato, sulla base di semplici schede, nell’arco di venticinque anni. Ancora oggi, grazie anche alle ristampe con incrementi, “il Rocci” gode della fama di migliore strumento nelle mani di chi, studente o studioso, intende tradurre testi di venerandi auctores dell’antica letteratura greca. Garanzia di tale primato è un impressionante dato numerico: i lemmi compresi in questo longevo dizionario sono circa 150.000.
All’interno di un patrimonio lessicale di simile vastità esiste ovviamente una gerarchia di ordine semantico. Da una massa di vocaboli poco significativi o comunque inessenziali si distingue una minoranza di voci ricche di significato, talora anzi di parecchi significati: ...
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