· Città del Vaticano ·

Il Pontefice scrive alla rivista «Il Regno» nel 70° anniversario di istituzione

Una voce preziosa
per interpretare
il nostro tempo

 Una voce preziosa per interpretare il nostro tempo   QUO-016
21 gennaio 2025

«Voce autorevole del Concilio e del post-Concilio in Italia». Con queste parole Papa Francesco definisce la rivista di studi religiosi e culturali Il Regno, in una lettera inviata lo scorso 1° gennaio in occasione del 70° anniversario dalla fondazione. Il Pontefice riconosce il ruolo chiave de Il Regno nel dibattito ecclesiale e culturale italiano: «Ha accompagnato la vita della Chiesa alimentandone le istanze riformatrici, secondo lo spirito di rinnovamento del Concilio» e «svolge un prezioso lavoro di informazione, di documentazione e di interpretazione di questo nostro tempo».

Negli stessi giorni, anche l’arcivescovo di Bologna e presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), il cardinale Matteo Zuppi, ha fatto pervenire alla redazione e al suo direttore un analogo messaggio. Per il porporato, la rivista «ha seguito con attenzione le sfide principali del rinnovamento» della vita della Chiesa italiana, «ad iniziare dalla catechesi, la diffusione della formazione teologica, la riforma degli assetti istituzionali ecclesiastici e il rinnovamento dei ministeri». Il Regno, secondo il porporato, ha sempre dato «un contributo particolare nella diffusione del dialogo ecumenico e in quello interreligioso. Sul piano dell’analisi e della comprensione degli assetti sociali e politici», esso «si è caratterizzato per una visione post-ideologica e ha documentato e interpretato con spirito critico i radicali cambiamenti nazionali e internazionali».

Dal canto suo, il direttore, Gianfranco Brunelli, sottolinea che la rivista «è stata ed è uno strumento libero d’informazione e di documentazione religiosa e culturale, un luogo d’analisi, d’incontro tra coloro che hanno la stessa ispirazione cristiana; di confronto con persone di culture e di fedi diverse, che tuttavia hanno a cuore il principio della libertà e della dignità umana», il quale rappresenta «lo specchio umano di Dio».