La buona Notizia
Un anno di grazia

di Daniele Mencarelli
È questo l’anno di grazia del Signore, l’anno del lieto annuncio, pane dal cielo per gli affamati, acqua santa che trasformi in perdono la sete di vendetta dei reietti.
Lo spirito del Signore è sopra di Lui, dentro di Lui, il Suo corpo è scrittura data in dono ai ciechi, che la vedono attraverso le carezze, la sfiorano con le dita intonando canti.
È la festa del cielo sopra la terra, è la festa dei liberati che corrono dalle loro famiglie, in giubilo attorno alle tavole che di umili doni si riempiono.
Il lieto annuncio è Gesù stesso, consacrato con l’unzione, Figlio di Dio e Figlio dell’Uomo, Figlio di Maria Vergine, venuto a ricucire lo strappo, a sanare la ferita, attraverso di Lui si edificherà la nuova Alleanza, ma dovremo mangiare il suo corpo, bere il suo sangue, per dirci nuovamente puri. Per dire senza paura alla morte: sei tu che morirai!
Gesù Cristo ci consegna un anno di grazia, facciamone gesto dopo gesto la rivoluzione che il mondo intero attende. Il silenzio della pace su ogni guerra. Giustizia per tutti i popoli oppressi.
Nessun mare come un cimitero senza croci e senza nomi.
Sia un anno di Grazia e di rivoluzione.
Questo Anno Santo, questo Giubileo del 2025, diventi ombelico di una nuova Speranza, di una visione nuova dell’uomo, nuova e antica quanto le Sacre Scritture che raccontano i santi profeti, e lui, il Benedetto, venuto per riannodarci al Padre di tutto.
Attraverso il legno della croce, il sacrificio del calvario, Cristo viene per azzerare la storia e per farne cominciare un’altra.
Faccia lo stesso questo Anno Santo, questo Giubileo del 2025.
Anno di pace e di amicizia fra tutti i popoli della terra.
Non sprechiamo questa grande occasione.