
18 gennaio 2025
di Paolo Mattei
Ha raccontato l’anima malinconica delle città del mondo, i cuori desertificati delle periferie, l’indecifrabile silenzio delle piazze vuote, la costernazione delle fabbriche abbandonate. Ha mostrato gli spettrali panorami di edifici scarnificati dalle guerre (celebri le immagini di Beirut devastata dal conflitto civile del 1975-1990). Si è reso “discente” delle metropoli, facendo proprie le parole del poeta greco Simonide, secondo cui «la città è la maestra dell’uomo». Gabriele Basilico, scomparso nel 2013, è stato uno dei più importanti fotografi del secondo Novecento e dell’inizio degli anni Duemila, fra i massimi narratori su pellicola di paesaggi urbani. Quelli della Città eterna lo hanno intensamente appassionato per gran parte della sua carriera.
La ...
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