· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Il fascino dell’ascolto

 Il fascino dell’ascolto  QUO-012
16 gennaio 2025

di Leonardo Sapienza

Un famoso scrittore ha detto: «Nessuno può dubitare che i nove decimi del male fatto in questo mondo è causato dal parlare» (Chesterton). Sono troppe le persone che parlano, parlano, sino a quando non hanno trovato qualcosa da dire!

L’inflazione svaluta qualunque tipo di merce. La nostra società conosce una indubbia inflazione di parole: scritte, parlate, urlate. Ne abbiamo tutti fin sui capelli!

Dovremmo riscoprire il fascino del silenzio. Soprattutto dovremmo riscoprire l’importanza e la bellezza della Parola di Dio: leggerla, studiarla, meditarla. Nella prima lettura si legge: «...il popolo porgeva l’orecchio a sentire il libro della Legge... Il popolo piangeva, mentre ascoltava le parole della Legge».

Quale differenza con noi, che ascoltiamo distrattamente la lettura della Parola di Dio! O, addirittura, rispondiamo ai messaggi sul cellulare! Dio ci parla, e noi?

Gesù ripete anche a noi: «Oggi si è adempiuta questa scrittura che voi avete udito con i vostri orecchi» (Vangelo). Ma noi ascoltiamo? Siamo disposti a confrontarci con quella Parola, che ci mette a nudo davanti a noi stessi? Siamo pronti a lasciarci guidare e anche contestare dalla Parola di Dio?

Ricordiamoci che «l’inizio del nostro amore per Dio consiste nell’ascoltare la sua Parola» (Bonhoeffer). E la Parola di Dio non è una parola di condanna, ma un lieto messaggio, di gioia, di guarigione.

È una parola di speranza per chi è stanco, è vittima, non ce la fa più! Ed è di queste parole che noi abbiamo tanto bisogno!


Il Vangelo in tasca

Domenica 26 gennaio, iii del Tempo ordinario
Prima lettura: Ne 8, 2-4. 5-6. 8-10;
Salmo: 18;
Seconda lettura: 1 Cor 12, 12-31;
Vangelo: Lc 1, 1-4; 4, 14-21.