· Città del Vaticano ·

In scena

Il canto muto di Flöz

Broken disco-ball isolated on blue background with pieces of mirror falling down on a shiny glass ...
14 gennaio 2025
Maschere fisse più espressive di volti veri, dialoghi che non hanno bisogno di parole, storie che riescono a calamitare l’attenzione dello spettatore senza sforzo apparente. È il sortilegio teatrale che si rinnova a ogni replica quando in scena ci sono i Familie Flöz, una compagnia con base a Berlino, ma capace di parlare a chiunque; le loro tournée sono arrivate a toccare trentaquattro Paesi diversi, senza bisogno di traduzioni o sottotitoli perché i loro strumenti comunicativi sono pre-linguistici, attingono a quell’immaginario profondo, essenziale, che è condiviso da ogni essere umano. Il nome della compagnia deriva dalle piccole striature — Flöz — di minerali preziosi presenti nelle pietre trovate in miniera. Uno scintillìo che emerge dalla profondità della terra; la metafora ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati