
«I parroci sono la forza della Chiesa in Italia... Quando sono i volti di un clero non clericale, come era quest’uomo, essi danno vita ad un vero e proprio “magistero dei parroci”, che fa tanto bene a tutti». Papa Francesco ricordò così don Primo Mazzolari, durante il pellegrinaggio compiuto a Bozzolo il 20 giugno 2017, per pregare sulla tomba del sacerdote della diocesi di Cremona, e proseguito poi nella stessa mattinata a Barbiana, per rendere omaggio a un altro prete “scomodo”, don Lorenzo Milani.
Davanti al luogo di sepoltura di Mazzolari nella chiesa parrocchiale di San Pietro Apostolo — dove don Primo aveva speso gli ultimi 27 anni di ministero, dopo averne trascorsi dieci a Cicognara — il Pontefice depose fiori sulla semplice lastra di marmo realizzata nel 1969 su bozzetto di Giacomo Manzù e decorata con un ramo di ulivo. In piedi, Papa Bergoglio pregò per oltre sei minuti, mettendosi in ascolto dell’eloquente silenzio che emana dalla tomba, su cui arde la lampada benedetta da Paolo vi il 1° maggio 1970. Lo stesso Montini, del resto, da arcivescovo ambrosiano aveva invitato Mazzolari tra i predicatori della grande missione di Milano, iniziando quel percorso di riconciliazione che due mesi prima della morte sarebbe culminata nell’udienza di don Primo con il suo predecessore Giovanni xxiii .
Anche queste vicende furono ricordate nel discorso pronunciato durante la visita da Papa Bergoglio, che rievocò quando Roncalli aveva salutato il parroco di Bozzolo come «la tromba dello Spirito Santo nella Bassa padana». Ma questi «non sempre» è stato «compreso e apprezzato», aggiunse il Pontefice argentino, rilanciando parole di Paolo vi : «Camminava avanti con un passo troppo lungo e spesso noi non gli si poteva tener dietro! E così ha sofferto lui e abbiamo sofferto anche noi. È il destino dei profeti».
Per questo Francesco ama citarlo spesso: basti pensare al recente concistoro per la creazione di nuovi cardinali del 7 dicembre scorso, quando definendolo «un grande del clero italiano, ne ha ripetuto le parole: «Lungo la strada è incominciata la Chiesa; lungo le strade del mondo la Chiesa continua. Non occorre per entrarvi né battere alla porta, né fare anticamera. Camminate e la troverete; camminate e vi sarà accanto; camminate e sarete nella Chiesa». (gianluca biccini)