I saluti
Arrivi la pace

«Preghiamo per i Paesi in guerra, che arrivi la pace». Con questa invocazione Papa Francesco ha terminato i saluti ai gruppi di fedeli presenti alla prima udienza giubilare del 2025. L’incontro si è quindi concluso con la recita del “Pater Noster” e la Benedizione Apostolica.
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese e prego Dio di infondere in voi, durante il Giubileo, un sincero desiderio di ricominciare, imparando la grandezza della piccolezza!
Dio vi benedica!
Saluto i pellegrini di lingua inglese, con fervidi auguri che il Giubileo sia un’occasione di rinnovamento spirituale e di crescita nella gioia del Vangelo. Su voi e sulle vostre famiglie invoco di cuore i doni divini di sapienza, di forza e di pace.
Cari fratelli e sorelle [di lingua tedesca, ndr], domani celebriamo la festa del Battesimo del Signore. Ricordiamoci che già nel battesimo abbiamo ricevuto la virtù teologale della speranza. Ringraziamo per questo dono e viviamolo, chiedendo allo Spirito Santo di farci crescere nella speranza di giorno in giorno.
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Señor que el Año jubilar sea un tiempo de gracia para renovar la adhesión a Jesucristo y ser así profetas de la esperanza que no defrauda. Que Dios los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
Rivolgo il mio cordiale saluto alle persone di lingua cinese. Cari fratelli e sorelle, vi incoraggio a confermare la vostra fede in Cristo e riaffermare il vostro impegno a vivere secondo lo spirito del Vangelo. A tutti la mia benedizione!
Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese. Fratelli e sorelle, il Giubileo è la possibilità di un nuovo inizio per tutti. L’accoglienza del Regno di Dio ci faccia pellegrini, pellegrini di speranza e messaggeri della misericordia del Padre che perdona sempre. Non dimenticatevi: Dio perdona sempre e perdona tutto! Dio vi benedica!
Saluto i fedeli di lingua araba. Sperare è il primo passo per ricominciare, perché ogni nuova alba nasce dalla fiducia in un domani migliore. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. L’Anno Santo è un’opportunità per cambiare la propria vita, per rivalutare il proprio pensiero, per ricominciare, imparando da Gesù e riponendo la propria speranza in Dio. Questo è anche il significato del pellegrinaggio giubilare. Vi invito a cogliere in abbondanza la grazia dell’Anno Santo. Vi benedico di cuore.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i fedeli di Chieti-Vasto accompagnati dal loro Arcivescovo, un grande teologo; i ragazzi “Cavalieri del Graal”; il Volontariato Vincenziano, le Associazioni degli Amici dei Musei Italiani; i gruppi del Municipio V di Roma.
Accolgo con affetto i Funzionari del Gran Consiglio del Canton Ticino.
Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Vi incoraggio a vivere bene l’anno del Giubileo, che offre la possibilità di attingere al tesoro di grazia e di misericordia da Dio affidato alla Chiesa. E cari fratelli, care sorelle preghiamo per la pace. Non dimentichiamo mai che la guerra è una sconfitta, sempre! Preghiamo per i Paesi in guerra, che arrivi la pace.
E a tutti la mia benedizione!