Una danza di lode
10 gennaio 2025
In dialogo con il «bon Signore» attraverso le creature
Nel 1225, Francesco d’Assisi, quasi cieco e segnato dalla sofferenza, compone a San Damiano — accanto a Chiara e alle sue sorelle — il Cantico delle Creature. È un inno che sgorga dalla fede che trasforma fragilità e dolore in gratitudine. Nella contemplazione del creato, Francesco scorge la presenza vivificante del Creatore. Non si limita a osservare: canta le creature come fratelli e sorelle, specchi delle perfezioni divine, e le invita a unirsi in un grande coro di lode al «grande Elemosiniere», il Dio che dona con infinita bontà (2Celano 77: Fonti Francescane 665).
Il Cantico, scritto poco prima della sua morte, segna il culmine della vita di sequela di Cristo che Francesco ha vissuto. La sua esperienza di sofferenza fisica si ...
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