· Città del Vaticano ·

Germania alle urne il 23 febbraio
Tra i temi cruciali: tasse, Ucraina, immigrazione e sicurezza

Il nodo delle alleanze
per uscire dall’instabilità

German President Frank-Walter Steinmeier delivers a speech on his decision to dissolve the ...
03 gennaio 2025
Saranno le elezioni, almeno per l’Europa, più rilevanti del 2025. Dopo la caduta del governo di Olaf Scholz — imperniato sulla cosiddetta “coalizione semaforo” (rosso per i socialdemocratici della Spd, giallo per i liberali della Fdp e verde per i Grünen) — a seguito del voto di sfiducia rimediato al Bundestag il 16 dicembre 2024, la Germania si recherà alle urne il 23 febbraio prossimo, con un anticipo di circa sette mesi rispetto alla scadenza naturale della legislatura. L’esito sembra, al momento, quasi scontato: i sondaggi danno il maggiore partito di opposizione, l’Unione cristiano-democratica (Cdu), in netto vantaggio, con una percentuale che varia tra il 30 e il 34%, contro il 15-18% della Spd. E se la Fdp rischia di non raggiungere la soglia di sbarramento del 5%, gli altri alleati di Scholz, i Verdi, risultano ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati