L'angolo bello
23 dicembre 2024
Nella traduzione dal russo di Lucio Coco si presenta una poesia sul Natale di Cristo di Marina Cvetaeva. Come nei cicli pittorici delle Sibille che predicono il futuro a Gesù che nasce, così anche in questo componimento è un’antica Sibilla ad annunciare il destino al neonato divino. Malgrado tuttavia il modello adottato sia quello classico, il tema dell’Incarnazione è trattato con una modernità d’accenti tale che in una nota a questa poesia l’autrice arriva a scrivere: «Questi versi sono stati tratti dal futuro, per un’intima appartenenza [a esso]» (edizione di riferimento Marina Cvetaeva, «Sobranie sočinenij v semi tomach», Moskva, 1994, t.2, pagine 137-138).
Al mio petto, Bambino, aggrappati: Nascere è cadere nel tempo.
Da stellari rocce di nessun dove, Bambino mio, ...
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