· Città del Vaticano ·

Inaugurati stamane il sottopassaggio e l’area pedonale

La nuova piazza Pia,
un «abbraccio»
tra Roma e Santa Sede

 La nuova piazza Pia,  un «abbraccio» tra Roma e Santa Sede    QUO-291
23 dicembre 2024

È una Cinquecento, lo stesso modello che portò Papa Francesco in giro per New York nel settembre 2015, la prima automobile a percorrere il sottopassaggio della nuova piazza Pia, inaugurata questa mattina a tre giorni dall’inizio del Giubileo.

«Questo è un momento significativo e per me personalmente è un momento di gratitudine» ha dichiarato il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, presente alla cerimonia in rappresentanza della Santa Sede insieme all’arcivescovo Rino Fisichella, pro-prefetto del Dicastero per la Nuova evangelizzazione e incaricato da Papa Francesco dell’organizzazione dell’Anno Santo. «Si potrebbe dire che è stato portato a compimento un lavoro di moltissimi anni», ha aggiunto il porporato, evidenziando i primi sviluppi risalenti al Giubileo del 1950 e alla realizzazione di via della Conciliazione sotto il pontificato di Pio xii .

«Nella nuova piazza — ha osservato ancora Parolin — antico e moderno non si contrappongono», unendo concretamente Castel Sant’Angelo al Colonnato del Bernini. «È stata compiuta un’opera di grande valore ingegneristico, che agevolerà il fatto di poter ammirare una città attraversata dal Tevere ma non divisa» ha concluso Parolin.

«Ci credevano in pochi, ma ce l’abbiamo fatta» gli ha fatto eco il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, che ha citato i numeri del progetto: 110 maestranze, divise in tre turni per 450 giorni di lavoro totali, senza pause. «Una grande piazza dell’abbraccio» così l’ha definita il primo cittadino, simbolo di una nuova «stagione di comunione, di collaborazione tra la Santa Sede, lo Stato italiano e la sua capitale». Piazza Pia diventa l’area pedonale urbana più estesa di Roma, con una capienza totale di 150 mila persone.

Un’opportunità, quindi, per «ospitare tanti eventi del Giubileo» e per rilanciare, come ha detto ai media vaticani a margine dell’evento «un potente messaggio di speranza, fraternità e pace».

Di un «piccolo miracolo civile» ha poi parlato la presidente del Consiglio italiano Giorgia Meloni, che si è riferita all’Anno Santo come ad un evento «prima di tutto di fede, che ci consente di fare un po’ i conti con noi stessi».

L’auspicio di Meloni è che «quel tempo passato con sé stessi ci liberi da tutto ciò che è superfluo. Lo zaino del pellegrino è leggero — ha sottolineato la premier — perché contiene solo l’essenziale».

Sul palco allestito nel cuore della nuova piazza è intervenuto anche il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che ha lodato «l’integrazione» tra operai italiani e stranieri così come l’unità di intenti delle «forze politiche, sociali e sindacali» nella realizzazione dei lavori, remando «tutti nella stessa direzione».

Dopo i saluti istituzionali di Stefano Antonio Donnarumma, amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato, e di Francesco Rocca, presidente della regione Lazio, l’inaugurazione si è conclusa con il tradizionale taglio del nastro e il passaggio di un mezzo dell’Anas, che si è occupata della realizzazione dei cantieri, seguito dalla Cinquecento bianca.

Prima dell’evento, intervistata dai media vaticani, è intervenuta anche Sara Fadlun, ingegnere civile di Anas che ha coordinato i lavori del cantiere, rilanciando l’idea di un «piccolo miracolo» compiuto per uno spazio di 7.000 metri quadrati in estensione, per il quale sono stati utilizzati 450.000 sanpietrini.

di Edoardo Giribaldi