· Città del Vaticano ·

Per portare gli aiuti del Pontefice alla popolazione

Il cardinale Krajewski
giunto in Ucraina
con un ospedale mobile

 Il cardinale Krajewski giunto  in Ucraina con un ospedale mobile  QUO-291
23 dicembre 2024

La prima tappa è raggiunta: dopo 2.200 km percorsi alla velocità di 90 km orari, il camper sanitario donato da Papa Francesco alla martoriata popolazione ucraina è giunto a destinazione.

Il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere di Sua Santità, prefetto del Dicastero per il servizio della carità, è giunto ieri, 22 dicembre, a Lviv con il piccolo ospedale mobile, dove si potranno effettuare anche interventi chirurgici, e con sei ecografi che saranno donati agli ospedali distrutti e bombardati.

Il porporato polacco ha consegnato tutto alla Caritas ucraina che provvederà alla distribuzione secondo le necessità, soprattutto nelle località maggiormente distrutte.

«Il dono del Papa è stato accolto con grande gioia» ha riferito l’elemosiniere ai media vaticani, prima di sostare in una mensa per i poveri. Nel pomeriggio ha poi ripreso il suo cammino di circa 700 km alla volta della capitale Kyiv, per visitare le varie comunità.

Si tratta di un viaggio che Papa Francesco ha voluto si svolgesse nel periodo natalizio, ha spiegato ancora il cardinale Krajewski, «come Maria che è corsa da Elisabetta per gioire e, allo stesso tempo, per stare con una persona toccata anche lei da una grande grazia».

Nei prossimi giorni è prevista un’ulteriore tappa, là dove «moltissime persone stanno soffrendo molto, molto, molto da quasi tre anni», ha concluso il porporato.

Il camper medico era stato benedetto dal Pontefice mercoledì scorso, 18 dicembre, prima dell’udienza generale. Lo stesso giorno, il cardinale Krajewski era partito alla volta dell’Ucraina per il suo nono viaggio di sostegno alla popolazione del Paese, martoriato della guerra esplosa il 24 febbraio 2022. «Il cardinale — aveva riferito la Sala stampa della Santa Sede — visiterà varie comunità per incontrare la gente che sta soffrendo, e con loro cercherà di aprire nei cuori la “porta della speranza” e pregare per la pace così tanto desiderata».