
21 dicembre 2024
La vita sta lentamente riprendendo nel Tigray. A due anni dalla fine della guerra, nella regione del nord dell’Etiopia i voli sono ripresi, le banche sono tornate a funzionare, gli stipendi vengono pagati, le merci e i farmaci affluiscono normalmente, nelle città ci si muove liberamente. Nella gente comune c’è voglia di ricostruire il Paese distrutto.
«Quello tigrino - spiega Luisa Gatta del Cuamm Medici con l’Africa - è un popolo resiliente. Nelle città si sente la voglia di ricominciare, di riprendere una vita normale. Negli ultimi mesi anche i turisti sono tornati a rivedere le splendide vestigia storiche di questa regione. Anche i collegamenti tra i principali centri sono ormai aperti». Sotto l’apparenza, rimangono ancora aperte alcune ferite: i lutti (si calcola che siano morte tra le 5 e le ...
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