Zona franca
La Chiesa e i giovani
19 dicembre 2024
Nel 2012 il filosofo Michel Serres parlava dei giovani chiamandoli Petite Poucette, Pollicina, come la piccola girovaga della fiaba di Andersen. E raccomandava di non immaginare generici under30 che contassero per uno nei sondaggi: «Intendete per Pollicina un nome in codice per il tale studente, questo paziente, questo operaio, questo contadino, questo elettore, questo passante, questo cittadino […] anonimo, certo, ma individuato». Se è facile figurarsi un giovane studente, forse è inconsueto dire «giovani» e, nella stessa frase, «pazienti, operaie, elettori, passanti». “Giovane” è una categoria che spesso uccide tutte le altre e questo è il rischio maggiore per chi guarda alle nuove generazioni: parlarne in astratto.
Ora, con Serres, non vorrei fare una statistica, ma ...
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