· Città del Vaticano ·

Il ringraziamento del cardinale Bustillo al termine della messa in Place d’Austerlitz

L’urgenza di fare il bene
per una società migliore

 L’urgenza di fare il bene per una società migliore   QUO-285
16 dicembre 2024

«Siamo nel cuore del Mediterraneo, e vogliamo essere parte di un movimento in cui usiamo tutte le nostre forze spirituali, culturali e politiche per unire gli animi di fronte alla tentazione di dividere e per creare speranza di fronte al pericolo della paura»: con queste parole il vescovo di Ajaccio, cardinale François-Xavier Bustillo, si è rivolto a Papa Francesco al termine della messa nella Place d’Austerliz, nota come “U Casone”. «Grazie Santo Padre per incoraggiarci a crescere, a credere e a sperare!», ha aggiunto, definendo «storica» la visita del Pontefice, la prima di un Successore di Pietro in Corsica.

Guardando all’attuale contesto sociale, il porporato ha poi sottolineato la necessità di «modelli capaci di credere e sperare», perché — come dice il profeta Isaia nella liturgia della Notte di Natale — «uscire dalle tenebre e fare il bene è un progetto attuale e urgente per la nostra società». Una fede «adulta, matura e responsabile», ha aggiunto, «solleva dalla tristezza e dalla disperazione» e «libera dalla tentazione di sprofondare nel fatalismo e di immaginare un mondo mitico» per poter accettare l’incarnazione di Dio «nella vita del nostro secolo». Una fede cristiana «senza arroganza e senza complessi», ha rimarcato ancora il vescovo di Ajaccio, può rappresentare una sfida a «condurre una vita migliore, più giusta, più pacifica e più fraterna».

Ricordando quindi l’impegno di tutte le istituzioni ecclesiali e laicali della Corsica, nonché dei volontari e delle associazioni sociali, culturali, interreligiose e sportive, per rendere la visita pontificia «bellissima e indimenticabile nella memoria collettiva», il cardinale Bustillo ha ringraziato il Santo Padre per la sua testimonianza.

Infine, il vescovo di Ajaccio ha fatto dono a Francesco di una partitura di un antifonario proveniente da un convento di Sartène dell’ xi secolo, scritto su pergamena. Un dono non casuale: in occasione del Concistoro ordinario pubblico per la creazione di cardinali del 30 settembre 2023 — lo stesso in cui Bustillo ha ricevuto la porpora — il Papa aveva definito il Collegio cardinalizio come «un’orchestra sinfonica», attenta all’ascolto reciproco e alla sinodalità. Un impegno, ha concluso l’ordinario di Ajaccio, che la Chiesa locale sta cercando di portare avanti.