· Città del Vaticano ·

Ripubblicato il «Manifesto della Melanconia»

L’Angelo e il sorriso nascosto

 L’Angelo e il sorriso nascosto  QUO-284
14 dicembre 2024
Una delle opere più famose ed enigmatiche del Rinascimento è un’incisione di Albrecht Dürer in cui un angelo sta seduto meditabondo, attorniato da una serie di simboli, oggetti e strumenti di misurazione: la famosa Melencolia 1a, un’opera che continua a essere indagata per la complessità della sua composizione. E primo riferimento iconografico quando si parla di una ben conosciuta affezione dell’animo umano: un misto di abbattimento, tristezza, tedio, ansia, impotenza. Quella che anticamente veniva diagnosticata come “bile nera”, diffusasi poi con il termine latino di “melancholia”, fino alla nostra attuale “malinconia”. Numerosi sono gli studiosi che si sono confrontati con la ricchezza di riferimenti scientifici, artistici, filosofici, esoterici di questa incisione. Erwin Panofsky, in un saggio del 1943, la ...

Questo contenuto è riservato agli abbonati

paywall-offer
Cara Lettrice, caro Lettore,
la lettura de L'Osservatore Romano in tutte le sue edizioni è riservata agli Abbonati