· Città del Vaticano ·

Intervento dell’Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu

È un imperativo morale cancellare il debito ai Paesi in via di sviluppo

TOPSHOT - A boy walks along a street in Ciudad Bolivar, Bogota, on May 25, 2022, days ahead of ...
07 dicembre 2024

New York, 7. Clima, cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo e lotta alla povertà. Questi, in sintesi, i tre obiettivi prioritari indicati dall’arcivescovo Gabriele Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede all’Onu, nel suo intervento alla riunione del Comitato preparatorio della iv Conferenza per il finanziamento dello sviluppo, svoltasi ieri a New York.

Gli sforzi finanziari in favore dello sviluppo finora messi in atto — ha premesso monsignor Caccia — non hanno intaccato le diseguaglianze e le vulnerabilità, esacerbate inoltre dal sovrapporsi di nuove crisi internazionali. Per promuovere progressi significativi nel contesto degli Obiettivi di sviluppo del millennio e dello sviluppo umano integrale — ha spiegato il rappresentante della Santa Sede — è necessaria una maggiore concretezza nell’allocare le risorse finanziarie disponibili.

E in questo senso le azioni per la tutela dell’ambiente, soprattutto negli Stati meno sviluppati, in quelli insulari e in quelli senza accesso al mare, vengono riconosciuti come strategici per la destinazione dei futuri sforzi finanziari. La Santa Sede — ha sottolineato l’Osservatore permanente — sostiene con convinzione il richiamo, nei documenti preparatori per la Conferenza, del tema della cancellazione del debito dei Paesi in via di sviluppo, come auspicato dallo stesso Papa Francesco nella Bolla di indizione del Giubileo Spes non confundit. «Un imperativo morale — ha detto monsignor Caccia — per sostenere la dignità di tutti e sbloccare il potenziale delle nazioni intrappolate nel circolo vizioso del debito».

In vista della Conferenza internazionale sul finanziamento dello sviluppo la delegazione della Santa Sede ha infine sottolineato la necessità di inserire chiaramente lo sradicamento della povertà tra gli elementi prioritari in agenda. «La povertà — ha concluso l’arcivescovo Caccia — non è una mera questione economica; rappresenta una grave violazione della dignità umana donata da Dio e un grave ostacolo allo sviluppo sostenibile».