Braccianti “invisibili”
06 dicembre 2024
«Vivo in tendopoli da moltissimo tempo e adesso che ho 60 anni il mio corpo non è più quello di una volta, spesso sto male. Il freddo dell’inverno è la cosa peggiore, vivendo in una tenda dove spesso piove dentro e non vi è possibilità di riscaldarsi. Lavoro a giornata, senza contratto». Questa testimonianza di un bracciante agricolo, migrante arrivato in Italia ormai 11 anni fa, è solo una delle tante contenute nel rapporto di Medici per i diritti umani (Medu) sulla dura realtà degli insediamenti precari nella Piana di Gioia Tauro. Da anni, durante la stagione della raccolta degli agrumi, Medu opera in queste terre della provincia di Reggio Calabria al fine di rafforzare i processi di affrancamento dallo sfruttamento lavorativo e dall’isolamento sociale dei lavoratori agricoli ...
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