04 dicembre 2024
«Ho pensato che era bello avere un maiale, un maiale ti aspetta, lo vai a trovare, gli porti quello che ti piace, il cibo o la paglia per dormire, e lui ti accoglie grugnendo di gioia. Non come i genitori o certa gente che ti riempie la faccia di ceffoni, senza ragione, perché volevi preparargli una torta con le fragole».
È il terzo libro di Inès Cagnati che Adelphi propone al pubblico italiano, e ogni volta è una gioia vera: anche con I pipistrelli (Milano, 2024, pagine 166, euro 18, traduzione Lorenza Di Lella e Francesca Scala), infatti, la scrittrice francese si conferma un talento autentico. Classe 1937, figlia di contadini veneti emigrati oltralpe, Cagnati muore settantenne a Orsay, lasciando un pugno di romanzi usciti (con discreto successo) negli anni Settanta per le edizioni ...
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