04 dicembre 2024
«A te, Signore, innalzo l’anima mia» (Salmi, 25, 1). Il tempo dell’Avvento si potrebbe, in qualche misura, definire come lo spazio liturgico nel quale la dimensione del tempo viene ridefinita da un evento specifico, non solo quello della “nascita” nel tempo del Logos (cfr. Giovanni, 1, 14; Matteo, 1, 1-17) quanto quello dell’adventus, della “venuta” del Signore in tutte le sue dimensioni (cfr. Matteo, 5, 17; 6, 10; Luca, 18, 8; Giovanni, 18, 37), chiamato proprio «Colui che viene [sempre]» (Apocalisse, 1, 4.8; 4, 8).
Per questa ragione può stupire constatare che l’Eucaristia che apre il tempo di Avvento inizia con le parole del salmo 25 sopra menzionate, parole che non mettono al centro la meditazione, appunto, di Colui che viene quanto il gesto dell’innalzare l’anima a Lui (non il venire ma, per ...
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