Né logico né giusto
03 dicembre 2024
«Il mio nuovo Dio non sa spiegarmi a che serve tutto questo dolore, ma io continuerò a pregare affinché mi sveli i perché di questo strazio. (…) E poi i segni arrivano, ho scoperto anche questo col mio Dio: ho saputo che dopo essere stato affidato ai servizi sociali Oleg [bimbo ucraino] è stato adottato da una coppia russa. L’amore di due cittadini russi ha abbattuto il muro delle ostilità. Per loro Oleg è solo un bambino. Allora mi rendo conto che siamo ancora vivi. Sono i gesti nel nostro esistere quotidiano che ci identificano quali persone: non ci siamo dimenticati del dono ricevuto. Il soffio vitale non trova nelle guerre la sua origine. Esiste ancora seppur nascosta una coscienza comune. Siamo fratelli russi e ucraini».
Una contadina vive al confine tra due Stati in guerra; ...
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