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Il Papa e la leader radicale: dialogo e accoglienza
oltre le differenze

 Il Papa e la leader radicale:  dialogo e accoglienza oltre le differenze  DCM-011
07 dicembre 2024

Guardiamola bene la foto che pubblichiamo in questa pagina. C’è la leader radicale, donna dalle mille battaglie laiche: il divorzio, l’aborto, i diritti delle minoranze, la libertà sessuale. C’è il pontefice, il capo di una Chiesa che a molte di quelle battaglie si è opposta. E che, spesso, ha fondato la sua esistenza su principi e battaglie opposte.

Sono entrambi su una carrozzella. Lui è andato a trovarla con una scatola di cioccolatini e un mazzo di rose colorate. Parlano e sorridono su una terrazza sotto il sole di Roma.

Questa foto ci dice sulla Chiesa di Francesco più di tanti articoli, libri, analisi e interviste.

Ci dice di una Chiesa che accoglie ed ama anche chi è diverso da lei. Anche chi dovrebbe – secondo i canoni vigenti – essere considerato un nemico. E chi potrebbe essere ritenuto più lontano dal percorso della Chiesa della leader radicale?

Ci dice una Chiesa che distingue fra le persone e le idee – fra il peccato e il peccatore si sarebbe detto un tempo – e che abbraccia e stima chi “pecca” anche quando combatte ciò che pensa.

Ci dice di una Chiesa che mette al primo posto le persone, il loro cuore, la loro intelligenza e il loro impegno. Le idee sono importanti ma vengono dopo. Dopo l’accoglienza e l’apertura del cuore e della mente. E non possono comunque offuscare l’amore e la stima.

È un messaggio importante e, soprattutto, inedito quello che la foto ci manda. In un mondo in cui l’odio sembra prevaricare sull’amore, la guerra sulla pace, in cui le divisioni hanno trovato nei social un terreno fertile e prolifico, in cui “l’altro” o “l’altra” se non la pensano come te, sono considerati rivali e nemici, l’immagine di Emma e Francesco indica una via e un mondo diversi. Un modo di vivere e di pensare capace di andare oltre, di comunicare comunque.

Non sappiamo che cosa Emma Bonino e papa Bergoglio si siano detti. Se abbiano parlato di ciò che li divide o di ciò che li unisce. Di quel che avviene nel mondo o delle loro vite. Di certo di argomenti di discussione ne hanno avuto molti. Ma non è quello che si sono detti la cosa più importante bensì quello che dicono a noi che li guardiamo.

Si può non appartenere alla Chiesa e ascoltare e apprezzare i suoi messaggi. Si può essere credente e guardare con interesse e partecipazione alle idee di chi della Chiesa non fa parte. E soprattutto - Emma e Francesco ce lo dicono - si può ancora sorridere insieme.

di Ritanna Armeni