Si chiamava Moussa Diarra
27 novembre 2024
Era solo un ragazzo Moussa Diarra, che, il 20 ottobre scorso, alla stazione di Porta Nuova di Verona, è stato ucciso con un colpo di pistola da un poliziotto mentre, in uno stato di forte agitazione nervosa, brandiva un coltello. Cosa è accaduto? Qual è stata la causa di tale comportamento da parte del giovane? Cerchiamo di capire meglio il contesto di questo drammatico fatto di cronaca, per non consegnare subito alla storia la stereotipata immagine del “migrante violento”, come certa narrazione vuole.
Moussa, 26 anni, scappa dal suo Paese, il Mali, dove dal 2012 è in corso una guerra civile, all’età di 17 anni. Arriva in Libia, dove lavora per otto mesi, per racimolare i soldi per la traversata del Mediterraneo, e dove conosce l’orrore dei centri di detenzione, nei quali viene ripetutamente torturato. ...
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