· Città del Vaticano ·

Bailamme

Animali danzanti

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22 novembre 2024

Tempo fa il mio nipotino Paolo mi disse: «Hai visto gli animali zio? Girano girano senza saper dove andare, a vuoto, facendo sempre le stesse cose, sono noiosi, invece noi, gli uomini, sappiamo dove andare, ci andiamo e facciamo quella cosa lì, e meno male!». Paolino coglieva una verità: la ragione dona all’uomo la forza di determinarsi e svolgere precise azioni, mentre gli animali non agiscono ma re-agiscono.

È vero anche il contrario però. Proprio perché reagiscono agli istinti, gli animali hanno uno scopo, un obiettivo preciso per ogni azione che portano a termine con tenace obbedienza (agli istinti stessi). Solo l’uomo invece sembra muoversi nello spazio e nel tempo che gli sono dati su questa terra in modo imprevedibile, a volte sì per uno scopo, ma altre volte così, senza un preciso obiettivo, una meta, un’utilità. La catena del bisogno viene spezzata dal gesto libero e gratuito dell’uomo. In fondo sono gli animali che sanno dove andare, vanno a soddisfare un bisogno, mentre gli uomini possono perdersi, smarrirsi, possono, solo loro, “sbagliare” mentre l’istinto che guida gli animali, come si suol dire, è “infallibile”.

Ho trovato conferma a questo mio pensiero in questa splendida riflessione dello scrittore americano Kurt Vonnegut che voglio condividere nella sua breve interezza:

«Una volta dissi a mia moglie che uscivo a comprare una busta. “Oh,” mi disse, “non sei povero. Perché non vai online e ne compri cento, così le metti in un cassetto e non ci pensi più?” E così finsi di non sentirla. Uscii a comprare una sola busta, perché mi diverto un sacco nel fare quella semplice commissione. Incontro un sacco di gente. Vedo dei bei bambini. Passa un camion dei pompieri e gli faccio il pollice in su. E magari chiedo a una donna di che razza è il suo cane. E insomma, non so…La morale della storia è che siamo qui sulla Terra per bighellonare un po’. E, ovviamente, i computer ci stanno portando via anche questo. E quello che i tecnici informatici non capiscono, o non vogliono capire, è che siamo animali che danzano. A noi piace muoverci, girare. E invece sembra che non ci sia più spazio per ballare. Alziamoci tutti e muoviamoci un po’… o almeno balliamo». 

di Andrea Monda