· Città del Vaticano ·

I saluti
Il 3 febbraio in Vaticano. L’annuncio del Papa

Un incontro per i diritti
di tutti i bambini del mondo

 Un incontro per i diritti  di tutti i bambini del mondo  QUO-263
20 novembre 2024

Papa Francesco ha annunciato che il prossimo 3 febbraio si terrà in Vaticano l’Incontro mondiale dei diritti dei bambini intitolato «Amiamoli e proteggiamoli». Nel 2025, inoltre, saranno canonizzati Carlo Acutis e Pier Giorgio Frassati, due figure di riferimento per le nuove generazioni: il primo durante il Giubileo degli adolescenti (25-27 aprile); il secondo durante quello dei giovani (28 luglio - 3 agosto). Salutando i vari gruppi di pellegrini presenti, il Pontefice ha anche nuovamente invocato la pace per l’Ucraina, martoriata da mille giorni di guerra, leggendo la lettera scritta da uno studente universitario del Paese. Infine, ha ricordato la Giornata pro Orantibus, che si celebra domani 21 novembre. L’udienza si è conclusa con il canto del Padre nostro in latino e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare gli alunni dell’Istituto Stanislao e della Scuola Superiore di San Michele. Vi incoraggio a ricevere con riconoscenza i carismi offerti dallo Spirito Santo ad alcuni uomini e donne per l’edificazione e la consolazione della Chiesa. Dio vi benedica!

Saluto i pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente quelli provenienti da Norvegia, Australia, Corea del Sud, Taiwan, le Filippine e Stati Uniti. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua tedesca. Lo Spirito Santo ci aiuti a riconoscere i vari carismi nelle comunità cristiane, affinché ognuno, sviluppando il proprio dono, possa contribuire alla missione della Chiesa.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Espíritu Santo que nos conceda crecer en la virtud de la caridad, para que descubramos y pongamos nuestros carismas al servicio de la Iglesia y agradezcamos los carismas de los demás, reconociendo que contribuyen al bien de todos. Que el Señor los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Un cordiale benvenuto ai fedeli di lingua portoghese, in modo speciale ai gruppi di Fortaleza e Garanhuns, del Brasile. Disponiamoci a mettere i carismi, che ognuno di noi ha ricevuto dallo Spirito, a servizio di tutta la comunità. Così vivremo l’unità nella carità. Dio vi benedica!

Saluto i fedeli di lingua araba. I carismi sono doni dello Spirito Santo, non per il vantaggio personale, ma per l’utilità comune e la continuazione della missione della Chiesa. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male!‎‎

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. La vostra gioia di perseverare accanto a Cristo nella comunità della Chiesa si approfondisca ogni giorno. Costruitela insieme — sacerdoti e fedeli laici — condividendo i carismi che lo Spirito Santo suscita nel cuore di ciascuno. Vi benedico di cuore.

In occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, che si celebra oggi, desidero annunciare che il prossimo 3 febbraio si svolgerà qui in Vaticano l’Incontro Mondiale dei diritti dei Bambini intitolato «Amiamoli e proteggiamoli», con la partecipazione di esperti e personalità di diversi Paesi. Sarà l’occasione per individuare nuove vie volte a soccorrere e proteggere milioni di bambini ancora senza diritti, che vivono in condizioni precarie, vengono sfruttati e abusati, subiscono le conseguenze drammatiche delle guerre.

C’è un gruppo di bambini che sta preparando questa Giornata, grazie a tutti voi che state facendo questo. E qui c’è una bambina coraggiosa che si avvicina…, adesso vengono tutti! Sono così i bambini, incomincia uno e poi vengono tutti! Salutiamo i bambini! Grazie a voi! Buongiorno!

Voglio dire che l’anno prossimo, nella Giornata degli adolescenti, canonizzerò il Beato Carlo Acutis, e che nella Giornata dei giovani, l’anno prossimo, canonizzerò il Beato Pier Giorgio Frassati.

Ieri si sono compiuti mille giorni dall’invasione dell’Ucraina. Una ricorrenza tragica per le vittime e per la distruzione che ha causato, ma allo stesso tempo una sciagura vergognosa per l’intera umanità! Questo, però, non deve dissuaderci dal rimanere accanto al martoriato popolo ucraino, né dall’implorare la pace e dall’operare perché le armi cedano il posto al dialogo e lo scontro all’incontro.

L’altro ieri ho ricevuto una lettera di un ragazzo universitario dell’Ucraina, dice così: «Padre, quando mercoledì ricorderà il mio Paese e avrà l’opportunità di parlare al mondo intero nel millesimo giorno di questa terribile guerra, La prego, non parli solo delle nostre sofferenze, ma sia testimone anche della nostra fede: anche se imperfetta, il suo valore non diminuisce, dipinge con pennellate dolorose il quadro del Cristo Risorto. In questi giorni ci sono stati troppi morti nella mia vita. Vivere in una città dove un missile uccide e ferisce decine di civili, essere testimone di tante lacrime è difficile. Avrei voluto fuggire, avrei voluto tornare a essere un bambino abbracciato dalla mamma, avrei voluto onestamente essere in silenzio e amore, ma ringrazio Dio perché attraverso questo dolore, imparo ad amare di più. Il dolore non è solo un cammino verso la rabbia e la disperazione; se si fonda sulla fede è un buon maestro di amore. Padre, se il dolore fa male significa che ami; quindi, quando lei parlerà del nostro dolore, quando ricorderà i mille giorni di sofferenza, ricordi anche i mille giorni di amore, perché solo l’amore, la fede e la speranza danno un vero significato alle ferite». Così ha scritto questo ragazzo universitario ucraino.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto i partecipanti al Convegno internazionale promosso dalla Famiglia Agostiniana, la Fondazione Pro Musica e Arte Sacra, i volontari de «Il Testimone del volontariato Italiano».

Accolgo con affetto gli Allievi Carabinieri della Scuola di Velletri, che hanno ricevuto la cresima e li incoraggio nel loro cammino di fede a servizio della collettività. Grazie per la vostra testimonianza.

Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Domenica prossima, ultima del tempo ordinario, celebreremo la solennità di Cristo, re dell'Universo. Invito ciascuno a riconoscere la presenza del Signore nella propria vita, così da partecipare alla costruzione del suo Regno di amore e di pace.

Domani, memoria liturgica della Presentazione della Beata Vergine Maria al Tempio, si celebra la Giornata pro Orantibus. Alle sorelle claustrali chiamate dal Signore alla vita contemplativa, assicuriamo la nostra vicinanza. Non manchi ai monasteri di clausura il necessario sostegno spirituale e materiale della comunità ecclesiale. A tutti voi la mia benedizione!