20 novembre 2024
«Volodymyr non parlava molto di sé. Non per diffidenza e neanche perché avesse qualcosa da nascondere. Semplicemente Volodymyr aveva qualcuno da nascondere, anche ai giornalisti. E il suo silenzio era la pista da seguire». È l’intuito del cronista esperto, dell’inviato che di guerre ne ha già documentate tante a far accendere la spia: forse c’è una storia da raccontare. E Nello Scavo, inviato di «Avvenire», non se la vuole far scappare. In Ucraina c’è stato più volte dall’invasione russa. Anzi, è lì il 24 febbraio 2022, quando inizia. E nelle settimane successive, mentre scrive di bombardamenti, morti, distruzioni e conquiste delle truppe di Mosca, cerca conferma dei «campi di filtrazione» al confine orientale del Paese, dove verrebbero ...
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