19 novembre 2024
«Dietro il canto sacro, a ispirarlo e motivarlo, c’è (...) la fede e la sua grande forza, inseparabile dalla speranza. Charles Péguy diceva che la speranza è la sorella minore della fede, ma che senza speranza la fede e la carità non volerebbero: è la speranza che dà loro le ali, proiettando in avanti l’affidamento e facendo dell’incontro di amore con Dio anticipo e promessa di eternità». Bruno Forte, nel suo La musica e la bellezza di Dio (Queriniana, Brescia, 2024, pagine 136, euro 10), conduce il lettore in un viaggio che comincia dall’umana nostalgia del totalmente Altro, che è strettamente legata alla musica. Nella Sacra Scrittura, si trovano diversi cantici, oltre al libro dei Salmi, e spesso essi sono forieri di una «speranza fiduciosa e certa» che ...
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