Brasile
Drastico aumento della povertà in Brasile, con il numero delle favelas — i vasti assembramenti di fatiscenti abitazioni a ridosso delle grandi città del Paese sudamericano, dove si vive con meno di 100 dollari al mese — quasi raddoppiato tra il 2010 e il 2022.
Diffondendo i numeri dell’ultimo censimento della popolazione, l’Istituto brasiliano di statistica ha reso noto che le favelas (termine portoghese con cui si indicano le baraccopoli, o slum, brasiliane) sono passate da 6.329 a 12.348. Nelle favelas povertà e criminalità sono la dura realtà di tutti i giorni. Le abitazioni sono costruite con diversi materiali di scarto, dai mattoni alle lamiere di Eternit, alcuni recuperati dall’immondizia. Le “case”, se così si possono chiamare, non hanno nemmeno un indirizzo. Chi vive nelle favelas, letteralmente, non esiste. Di solito, nei pressi delle favelas ci sono anche immense discariche a cielo aperto. L’incidenza delle malattie è elevatissima, con i bambini che soffrono quotidianamente.
Complessivamente, la quota della popolazione brasiliana che vive nelle favelas è aumentata dal 6% all’8,1%, mentre è raddoppiato il numero delle città del Paese sudamericano in cui è presente almeno una di queste comunità. Con 6.060 favelas, la regione sudorientale, composta dagli Stati di São Paulo , Rio de Janeiro, Minas Gerais ed Espírito Santo, ospita quasi la metà (48,7%) di favelas del Paese, e concentra il 43,4% dei residenti. Lo Stato di São Paulo ha in tutto 3.123 favelas (la più affollata è quella di Heliópolis), contro le 1.724 di Rio de Janeiro.
La più grande favelas del Brasile è Rocinha, a Rio de Janeiro, che conta ben 72.021 residenti, seguita da Sol Nascente, nella capitale, Brasilia, con 70.908 abitanti, e il quartiere di Paraisópolis, a São Paulo, con 58.527 cittadini. Le città di Belém, capitale dello Stato di Pará, e Manaus, capitale di Amazzonia, sono le uniche due metropoli brasiliane che contano più della metà dei propri residenti nelle favelas, ospitando rispettivamente il 57,2 e il 55,8% degli abitanti.
Non essendo riconosciute dallo Stato brasiliano, i servizi come energia elettrica, acqua e fognature non sono garantiti, con la vita degli abitanti che resta ogni giorno segnata da miseria, emarginazione e diritti negati. (francesco citterich)