Luoghi di confronto
12 novembre 2024
Incontro con Raffaele Mantegazza, studioso di scienze umane e pedagogiche
«Cantare, narrare, celebrare la morte: l’Italia l’ha fatto e forse questo è stato il più alto contributo della sua arte alla cultura dell’Occidente; da Virgilio a Vivaldi, da Dante a Canova, forse la morte è stata il soggetto, l’oggetto e l’ambiente di crescita e sviluppo di tutta la grande arte italiana. Il tentativo di narrarla è stato fondamentale come insegnamento per “saper morire”, primo mattone di una ars moriendi della quale sentiamo tanto oggi la mancanza». Scrive così Raffaele Mantegazza, professore di scienze umane e pedagogiche al Dipartimento di Medicina e Chirurgia dell’Università di Milano-Bicocca, in Elogio dell’Italia (Roma, Fefè Editore, 2024, pagine 164, euro 15): Il Cristo morto ...
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