· Città del Vaticano ·

L’arte

Il rito delle prefiche

 Il rito delle prefiche  QUO-256
12 novembre 2024
Si scioglievano i capelli come segno di un equilibrio e di una compostezza incrinati sotto il peso del dolore: era questo il primo atto compiuto dalle prefiche che, durante le esequie, intonavano — prima con voce sommessa, poi stentorea — lamenti funebri e innalzavano lodi al defunto. Questo rito era solitamente accompagnato da strumenti musicali. Non di rado le prefiche — la cui presenza è documentata fin dall’antico Egitto — si graffiavano la faccia e si strappavano ciocche di capelli. L’usanza, citata da Omero, venne proibita a Roma quando trascendeva in forme ritenute esagerate ed eccessive. Tale proibizione era sancita sotto l’egida delle xii tavole, un corpo di leggi compilato nel 451-450 a.C. dai decemviri legibus scribundis: contenevano regole di diritto privato, di diritto pubblico e di diritto sacro. Il rito delle ...

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