11 novembre 2024
È una notte d’estate di luna crescente e un uomo cerca il suo cane sapendo che non lo troverà perché, dice, «non lo abbiamo perduto, ha voluto perdersi». È l’avvio di Billy il Cane (Milano, Ponte alle Grazie, 2024, pagine 187, euro 16.90), il recente splendido libro di Alberto Rollo, una delle voci più limpide e intense della narrativa contemporanea. Storia vera del cane Billy e del suo “tutore”, come Rollo preferisce definirsi, rifiutando il termine padrone che, avendo perduto il significato etimologico di “protettore”, “difensore”, è ormai sinonimo di proprietario.
La vicenda prende dunque l’avvio dal momento del distacco: avvertendo che il suo tempo è finito Billy, come spesso scelgono di fare i cani, si allontana per affrontare in solitudine i suoi ultimi momenti. La ...
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