Oltre 420.000 bambini attualmente sono colpiti da livelli pericolosi di scarsità idrica e condizioni di siccità in tre Paesi nella regione amazzonica: Brasile, Colombia e Perú. A lanciare l’allarme sulla siccità da record — che dura dall’anno scorso e ha lasciato i fiumi del bacino amazzonico ai minimi storici – è l’Unicef che sottolinea come tale crisi stia colpendo duramente i bambini e le comunità fluviali e autoctone. La grave siccità colpisce duramente migliaia di famiglie che fanno affidamento sui fiumi per trasportare e accedere al cibo, all’acqua, al carburante e alle forniture mediche di base, oltre che per recarsi a scuola. Nella sola regione amazzonica brasiliana si stima che più di 1.700 scuole e oltre 760 centri sanitari sono stati chiusi.
Quella nella regione amazzonica è solo una delle molteplici crisi ambientali che si consumano a pochi giorni dall’inizio della Cop29 , la 29ª Conferenza dell’Onu sui cambiamenti climatici al via lunedì 11 novembre in Azerbaigian. E a pochi giorni dal vertice, in un’intervista a «The Guardian», il segretario generale dell’Onu, António Guterres, ha rinnovato la richiesta ad «agire subito», perché l’umanità si sta avvicinando a punti di non ritorno irreversibili: come il collasso della foresta amazzonica o dei ghiacciai in Groenlandia. (valerio palombaro)