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Ufficio oggetti smarriti

È Mario, è mio figlio

 È Mario, è mio figlio  QUO-250
05 novembre 2024
C’è una scena che non riesco a rivedere, l’ho vista una sola volta, quando m’imbattei nel film di cui parleremo, e non ho mai più voluto rivederla. Il film è Un borghese piccolo piccolo (1977) di Mario Monicelli, tratto dall’omonimo romanzo di Vincenzo Cerami (1976). L’ho rivisto diverse volte, quella scena però la salto sempre, non la voglio davanti agli occhi. Eppure il senso è tutto lì, mai come in quella scena ricordo di aver visto il dolore, la punta acuminata del male infilarsi nelle carni e lavorarle. Fino alla fine. Alla fine di cosa? Del senso stesso, del motivo per il quale siamo vivi in un mondo “popolato” da persone che sono in cielo, il motivo per restare in un pianeta di partenze. Ma andiamo per gradi, partiamo dalla trama adesso. Un indimenticabile Alberto Sordi è Giovanni ...

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