· Città del Vaticano ·

I saluti
L’invito alla preghiera per il dono della pace

Cosa c’entrano i bambini
e le famiglie con la guerra?

 Cosa c’entrano i bambini e le famiglie con la guerra?  QUO-247
30 ottobre 2024

«Cosa c’entrano nella guerra i bambini? Le famiglie? Sono le prime vittime»: questo il drammatico interrogativo posto da Papa Francesco al termine della catechesi. Salutando come di consueto i vari gruppi linguistici presenti, il Pontefice ha lanciato un nuovo e accorato appello per la pace, esortando alla preghiera per i Paesi che «soffrono tanto», tra cui «la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar, Nord Kivu». Ha inoltre ricordato i recenti lavori del Sinodo, auspicando «una nuova apertura all’azione dello Spirito», nonché l’imminente solennità di Tutti i Santi. L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater noster in latino e la benedizione apostolica.

Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i gruppi provenienti, da La Guadeloupe e dalle diocesi di Parigi, Belfort-Montbéliard e di Laval. Riaccendiamo in noi il dono dello Spirito, che abbiamo ricevuto nella Cresima, per testimoniare ai nostri contemporanei, attraverso le nostre vite, l’amore di Dio per tutti gli uomini. Dio vi benedica.

Do il benvenuto ai pellegrini di lingua inglese presenti all’odierna Udienza, specialmente ai gruppi provenienti da Inghilterra, Australia, Corea del Sud, Sri Lanka, Stati Uniti, Canada. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!

Cari fedeli di lingua tedesca, saluto tutti voi, in particolare i giovani delle comunità croate di Geislingen e Göppingen, che hanno recentemente ricevuto il Sacramento della Cresima. Lo Spirito Santo, che è Signore e dà la vita, infiammi i vostri cuori e vi renda testimoni gioiosi per Cristo.

Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Pidamos al Espíritu Santo que reavive el fuego del amor en nuestros corazones y nos impulse a dar un testimonio jubiloso de su presencia en nuestras vidas. Que Jesús los bendiga y la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.

Saluto i fedeli di lingua portoghese, in modo speciale, i pellegrini provenienti dalla Diocesi di Belém do Pará (Brasile). La vostra presenza a Roma sia occasione propizia per ravvivare il dono di Dio che avete ricevuto e per riaccendere l’entusiasmo di essere missionari, portatori della fiamma dello Spirito. Dio vi benedica e la Madonna vi custodisca!

Saluto i fedeli di lingua araba. Attraverso il Sacramento della Cresima, lo Spirito Santo ci consacra e ci rafforza, rendendo attiva la nostra partecipazione alla missione della Chiesa. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga ‎sempre da ogni male‎‎‎‏!

Saluto cordialmente i pellegrini polacchi. Vi invito a dedicare ancora più attenzione ai quelli che si preparano a ricevere il Sacramento della Confermazione. I lavori del Sinodo, appena conclusi, possano suscitare una nuova apertura all’azione dello Spirito Santo e una sensibilità allo stile sinodale nelle vostre comunità. Vi benedico tutti.

Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto la parrocchia San Leone di Saraceno e la Caritas di Teramo-Atri con il Vescovo Mons. Leuzzi, esortando a proseguire nel cammino di testimonianza evangelica. Saluto poi l’Associazione Donne Giuriste Italia e la Federazione Faita-Federcamping: tutti incoraggio nel rispettivo impegno quotidiano a servizio della collettività.

Il mio pensiero va ai giovani, agli ammalati, agli anziani, agli sposi novelli. Siamo ormai vicini alla solennità di Tutti i Santi: vi invito a vivere questa ricorrenza dell’anno liturgico, nella quale la Chiesa ci vuole ricordare un aspetto della sua realtà: la gloria celeste dei fratelli che ci hanno preceduto nel cammino della vita e che ora, nella visione del Padre, vogliono essere in comunione con noi per aiutarci a raggiungere la meta che ci attende. E preghiamo per la pace. La guerra cresce! Pensiamo ai Paesi che soffrono tanto: la martoriata Ucraina, la Palestina, Israele, il Myanmar, Nord Kivu e tanti Paesi che sono in guerra. Preghiamo per la pace! La pace è un dono dello Spirito Santo e la guerra sempre — sempre, sempre, sempre — è una sconfitta. Nella guerra nessuno vince; tutti perdono. Preghiamo per la pace, fratelli e sorelle. Ieri ho visto che sono state mitragliate 150 persone innocenti: cosa c’entrano nella guerra i bambini? Le famiglie? Sono le prime vittime. Preghiamo per la pace.

E a tutti la mia benedizione!