
29 ottobre 2024
Una cupa vena autobiografica attraversa La fanciulla malata (1885-1886) di Edvard Munch. Vegliata da una donna che siede alla destra della tela, la ragazza, distesa sul letto, richiama la figura della sorella dell’artista norvegese morta prematuramente, all’età di quindici anni, stroncata dalla tubercolosi. Un lutto, questo, dal quale Munch — come confesserà nel suo diario — non si sarebbe più ripreso. Nel dipinto si riflette la sua volontà di elaborare il drammatico avvenimento in una dimensione, per quanto possibile, positiva: la fanciulla, sebbene minata nella salute, è viva, e quasi sembra che sia lei che accenni un gesto di consolazione a beneficio della donna seduta al suo fianco, affranta dal dolore. Ella è china sul letto, il suo viso è nascosto quasi del tutto, se ne intuisce solo ...
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