· Città del Vaticano ·

Intervento dell’arcivescovo Caccia all’Onu

Serve un’azione collettiva contro l’uso malevolo
della tecnologia

 Serve un’azione collettiva  contro  l’uso malevolo della tecnologia   QUO-244
26 ottobre 2024

New York, 26. «Gli attacchi informatici contro ospedali, strutture mediche ed educative, centri di distribuzione alimentare e altre reti umanitarie sono aumentati significativamente negli ultimi anni in ogni angolo del mondo»: è l’allarme lanciato dall’arcivescovo Gabriele Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite intervenuto ieri a New York. Il tema è quello dell’uso malevolo delle tecnologie e delle comunicazioni che «minacciano la stabilità globale e minano la fiducia richiesta per la cooperazione internazionale, che è essenziale nell’attuale situazione geopolitica internazionale». L’arcivescovo Caccia propone una soluzione non facile in un periodo in cui tutto è digitalizzato: «Gli Stati dovrebbero rafforzare le loro infrastrutture digitali e lavorare insieme per implementare forti salvaguardie e linee guida etiche contro l’uso dannoso delle Tic (tecnologie dell’informazione e della comunicazione)». Il richiamo finale del presule è al senso della comunità, che non deve disgregarsi essendo fondamentale «il proprio impegno per un’azione collettiva».