I saluti
«La guerra non perdona»: prende le mosse da questa amara constatazione il nuovo appello di pace lanciato da Papa Francesco al termine della catechesi. Salutando come di consueto i vari gruppi linguistici presenti, in particolare il Pontefice ha definito terribili «le statistiche dei morti in Ucraina» e ha denunciato gli «attacchi inumani» che «sta soffrendo la Palestina», senza dimenticare Israele, il Myanmar e «tutte le nazioni che sono in guerra». Inoltre ha ricordato, tra l’altro, la recente canonizzazione degli undici martiri di Damasco (otto francescani e tre fratelli maroniti) e la memoria liturgica di san Giovanni Paolo ii , celebrata il giorno prima, e ha invitato in questo «mese di ottobre a rinnovare l’attiva cooperazione alla missione della Chiesa». L’udienza generale si è poi conclusa con il canto del Pater noster in latino e la benedizione apostolica.
Saluto cordialmente i pellegrini di lingua francese, in particolare i direttori delle scuole cattoliche di Parigi e Besançon, i giovani cresimati di Bayeux e Lisieux accompagnati dal loro Vescovo, i membri della televisione cattolica francofona.
Vi incoraggio a invocare lo Spirito Santo nelle vostre famiglie, perché è il legame d’amore che rinnova tutto.
Saluto i pellegrini di lingua inglese, specialmente quelli provenienti da Inghilterra, Danimarca, Norvegia, Madagascar, India, Indonesia, Giappone, Filippine, Canada e Stati Uniti. Su tutti voi e sulle vostre famiglie invoco la gioia e la pace del Signore nostro Gesù Cristo. Dio vi benedica!
Un cordiale saluto ai pellegrini di lingua tedesca, in particolare agli alunni del Sankt Raphael Gymnasium a Heidelberg. Preghiamo lo Spirito Santo perché con il suo aiuto possiamo costantemente crescere nell’unità con Dio e i fratelli. Rimaniamo nella sua gioia!
Saludo cordialmente a los peregrinos de lengua española. Veo que hay tantos aquí, tantas banderas y la imagen de la Virgen de Guadalupe. Los invito a que invoquemos siempre al Espíritu Santo para que renueve el amor y la unión en los matrimonios cristianos y en todas las familias. Que Jesús los bendiga y que la Virgen Santa los cuide. Muchas gracias.
Saluto cordialmente i fedeli di lingua portoghese, in modo speciale i pellegrini della Parrocchia San Vincenzo de’ Paoli di San Paolo. Preghiamo lo Spirito Santo affinché possa ispirare nelle famiglie quella comunione che si basa sull’Amore. Dio vi benedica!
Saluto i fedeli di lingua araba, in particolare quelli provenienti dal Libano. Chiediamo l’intercessione dei nuovi Santi, i frati Francescani e i fratelli Massabki, perché anche noi possiamo seguire Cristo nel servizio e diventare testimoni di speranza per il mondo. Il Signore vi benedica tutti e vi protegga sempre da ogni male!
Saluto cordialmente tutti i polacchi. Ieri abbiamo ricordato nella liturgia San Giovanni Paolo ii . Egli è stato, come ho detto in occasione della sua canonizzazione, il Papa delle famiglie. Ricordava costantemente a voi polacchi che la forza della famiglia deve venire da Dio. Chiediamo la forza dello Spirito Santo per tutte le famiglie, affinché possa far rivivere in loro la capacità di donarsi e la gioia di stare insieme. Vi benedico di cuore.
Rivolgo un cordiale benvenuto ai pellegrini di lingua italiana. In particolare, saluto le parrocchie di San Giovanni Battista, in Celano; Sacro Cuore di Gesù, in San Ferdinando di Puglia; Santi Filippo e Giacomo, in Aversa; come pure l’Associazione Comunità Emmanuel, di Faicchio. Con la forza dello Spirito Santo, siate coraggiosi e lieti testimoni di Gesù in famiglia, in parrocchia e in ogni ambiente.
Il mio pensiero va infine ai giovani, agli ammalati, agli anziani e agli sposi novelli. Il mese di ottobre ci invita a rinnovare la nostra attiva cooperazione alla missione della Chiesa. Sappiate essere missionari del Vangelo dappertutto, offrendo il sostegno spirituale della preghiera e il vostro concreto aiuto a quanti faticano per portarlo a chi ancora non lo conosce.
Fratelli e sorelle preghiamo per la pace! Oggi, al mattino presto, ho ricevuto le statistiche dei morti in Ucraina: è terribile! La guerra non perdona; la guerra è una sconfitta dall’inizio. Preghiamo il Signore per la pace, che dia pace a tutti, a tutti noi. E non dimentichiamo il Myanmar; non dimentichiamo la Palestina che sta soffrendo attacchi inumani; non dimentichiamo Israele e non dimentichiamo tutte le nazioni che sono in guerra.
C’è una cifra, fratelli e sorelle, che deve spaventarci: gli investimenti che oggi danno più guadagno sono nelle fabbriche di armi. Guadagnare con la morte! Preghiamo per la pace, tutti insieme.
E a tutti la mia benedizione!