La gente teme un conflitto

19 ottobre 2024
È una paura che la situazione «possa continuare a degenerare e diventare un conflitto a bassa intensità» quella che si tocca quasi con mano tra gli sfollati libanesi, ma anche tra i rifugiati siriani e i migranti asiatici e africani riparati in Libano. A testimoniarlo da Beirut è Luca Ricciardi, responsabile dei programmi in Medio Oriente del Jesuit Refugee Service (Jrs), l’organizzazione cattolica internazionale che nel Paese dei cedri porta avanti in particolare progetti di educazione e supporto psicosociale per bambini e adulti, migranti e sfollati interni.
Nelle ultime tre settimane, dall’inizio delle operazioni israeliane in Libano, col perdurare dei lanci di razzi di Hezbollah, secondo l’Onu almeno 1,2 milioni di persone sono state costrette a fuggire dalle zone meridionali e orientali, in un Paese ...
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