· Città del Vaticano ·

Intervento dell’arcivescovo Caccia alle Nazioni Unite

Una pace costruita
sulla fraternità

 Una pace costruita sulla fraternità  QUO-237
18 ottobre 2024

New York , 18. «L’era attuale sta assistendo a una minaccia senza precedenti alla pace, accompagnata da un indebolimento e, in alcuni casi, da una perdita del concetto stesso di pace». Questo il monito lanciato dall’arcivescovo Gabriele Caccia, Osservatore permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite, intervenuto ieri a New York. L’accento viene posto sulle difficoltà di poveri, anziani, bambini e coloro che si trovano in situazioni vulnerabili, i quali accusano il peso dell’aumento delle spese militari le quali «stanno esacerbando la sofferenza e la paura». Caccia ha spiegato come sia oramai giunto il momento di un convinto «no» alla guerra, sulla scia di una pace che sia «costruita non sul precario equilibrio della deterrenza, ma sulla fraternità che ci unisce», lanciando poi un appello verso una politica di disarmo, orientata su un principio di dignità umana e di uguaglianza sovrana tra i Paesi. L’arcivescovo ha infine ribadito come ci sia bisogno di un mondo privo di armi nucleari e in cui le tecnologie non prendano il controllo delle armi.