· Città del Vaticano ·

Spunti di riflessione

Vedenti e credenti

 Vedenti e credenti  QUO-236
17 ottobre 2024

«La folla è la cosa più miserabile che c’è» (Mark Twain). Era una folla che seguiva Gesù, quindi suoi discepoli. Eppure, impediscono al cieco di andare da Gesù, e impediscono a Gesù di sentire il grido disperato di quell’uomo infelice.

Fermiamoci a riflettere su questa folla. Possiamo vedere noi stessi in quella folla. Anche noi seguiamo Gesù. Ma anche noi corriamo il rischio di impedire, con il nostro egoismo, con il nostro cattivo esempio, il contatto di Gesù con gli altri, con i diversi da noi, con i lontani dalla fede.

Pensiamo a quanta gente abbiamo allontanato dalla fede, dalla religione, dalla frequenza ai Sacramenti. Abbiamo creduto di possedere il monopolio di Dio, e abbiamo lasciato ai bordi delle strade tanti ciechi che pure avrebbero potuto essere guariti da Gesù.

Invece di dire a tutti: «Coraggio, alzati, il Signore ti chiama», troppe volte ci preoccupiamo di creare barriere protettive, controlliamo in maniera fiscale i documenti, fissiamo regole inflessibili.

E oltre a difendere Gesù, difendiamo noi stessi, il nostro perbenismo, la nostra tranquillità. Liberiamoci da questi condizionamenti; nessuno ci ha nominato guardie del corpo di Gesù! Andiamo dietro a lui liberamente, e permettiamo a tutti, da qualunque parte vengano, di unirsi a noi, e di ascoltare la Parola di Gesù che guarisce e salva.

Mostriamo a tutti un cristianesimo simpatico, convinto, attraente. Permettiamo a tanti ciechi di diventare vedenti e… credenti!

di Leonardo Sapienza
 

Il Vangelo in tasca

Domenica 27 ottobre, XXX del Tempo ordinario
Prima lettura: Ger 31, 7-9;
Salmo: 125;
Seconda lettura: Eb 5, 1-6;
Vangelo: Mc 10, 46-52.